Togliere lo spago che riveste il culatello, quindi asportare la vescica (nel caso fosse molto aderente e secca potete immergerlo per circa 1 ora in acqua a temperatura ambiente per facilitare l’operazione). Togliere gli spaghi trasversali. Sciacquare spazzolandolo sotto acqua corrente in modo che alla fine risulti pulito. Asciugare ben bene con un canovaccio. Se necessario avvolgere in un canovaccio inumidito di vino per 2/3 giorni. Toglierlo dal canovaccio e con l’aiuto di un coltello affilato eliminare le impurità esterne e quindi affettare sottilmente.

I suoi estimatori preferiscono assaggiarlo “in purezza”, ovvero da solo, così com’è, per poterne apprezzare tutte le sfumature di gusto e aroma, o utilizzarlo per dare un tocco veramente esclusivo a primi e secondi piatti nel risotto o per fare deliziosi involtini.

Per conservare il culatello una volta iniziato (è bene comunque consumarlo in tempi brevi), si avvolge il culatello con lo stesso canovaccio inumidito di vino, avendo cura di tenerlo in un luogo fresco,preferibilmente non in frigorifero.